Le fave sono una delle poche piante che resistono al freddo invernale, potendo essere seminate giĆ a novembre. Inoltre, sono importanti leguminose che arricchiscono il terreno con azoto. Chi coltiva questo nutriente legume deve conoscere i migliori tempi e tecniche di semina, come la profonditĆ e le fasi lunari. E’ possibile avviare la coltivazione di fave tramite semina o con il trapianto delle piantine direttamente nel terreno.
Le fave sono una ricca fonte di proteine e nutrienti, oltre ad essere saporite in cucina, utilizzabili in zuppe, stufati, insalate e contorni. Un altro pregio ĆØ la loro relativa facilitĆ di gestione: con le giuste cure daranno raccolti abbondanti.
Per iniziare occorre scegliere un’area soleggiata con suolo ben drenato. BisognerĆ poi preparare il terreno aggiungendoĀ sostanza organicaĀ e nutrimenti. Grazie a queste accortezze le piantine di fava potranno crescere rigogliose e garantire una ricca messe primaverile.
Quando ĆØ possibile seminare le fave?
I periodi ottimali sono autunno (ottobre-novembre) e primavera (febbraio-marzo). In zone con inverni miti, la semina anticipata consente alla pianta di svilupparsi giĆ nei mesi freddi. Viceversa, dove fa molto rigido ĆØ meglio attendere marzo, per permettere al seme di attecchire senza rischi.
à fondamentale preparare il terreno, poiché le fave richiedono sostanze nutritive. Deve risultare ben drenato e fertilizzato, con pH 6,5-7,5, arricchito da compost o letame. Per la semina, si raccomanda una profondità di 5 cm e distanze di 10-15 cm, annaffiando regolarmente.
Ricche di proteine e nutrienti, le fave sono utili in cucina, da gustare giovani per apprezzarne al meglio sapore e consistenza.
Come preparare il terreno prima della semina delle fave
La preparazione del suolo risulta fondamentale per garantire alle piantine di fava uno sviluppo ottimale. Il giardiniere Luca spiega come curare nel dettaglio questa importante fase colturale. Il primo passo consiste in un’accurata opera di vangatura, utile ad arricchire il terreno con le sostanze presenti nello strato più profondo. Ć essenziale lavorare il suolo in maniera molto approfondita, per permettere alle radici di attecchire agevolmente.
Successivamente, ĆØ il momento di aggiungere concime organico per integrare sostanze nutritive. Si consiglia il letame maturo o il compost, da incorporare direttamente nel terreno durante la vangatura. L’apporto di materia organica rende il suolo soffice, ricco e costantemente nutrito. Un altro step di preparazione riguarda il livellamento della superficie, mediante l’utilizzo del rastrello. Questo strumento crea un manto uniforme, fondamentale per tracciare le future file di semina in maniera precisa.
In primavera, prima della messa a dimora del seme, ĆØ bene procedere con un’ultima accurata zappatura per eliminare erbacce e sistemare il terreno. Soltanto dopo aver accuratamente seguito tutte queste indicazioni, il suolo risulterĆ ottimale per garantire un buon attecchimento delle piantine di fava.
Come avviene la semina delle fave
La semina rappresenta il passaggio successivo per iniziare la coltivazione della fava.
Il primo passaggio consiste nel tracciare sul terreno delle file distanti circa 70 centimetri l’una dall’altra. Per realizzarle basta utilizzare un cordone o una comune cordella. A questo punto ĆØ possibile procedere con la deposizione del seme. Occorre interrarlo ad una profonditĆ di 4-5 centimetri, rispettando distanze di 20 centimetri tra pianta e pianta. Trattandosi di semi robusti, non sarĆ necessario curare il verso di interramento.
Completata la semina, sarĆ fondamentale fornire le giuste annaffiature, da distribuire preferibilmente al mattino presto o alla sera. Il seme di fava non tarderĆ a germogliare, dando vita a ricche piantagioni che regaleranno un’abbondante messe primaverile con l’arrivo della bella stagione.
Come e quanto irrigare dopo la semina
L’irrigazione assume un ruolo essenziale dopo la semina per garantire la buona riuscita delle coltivazioni. Luca spiega le strategie migliori per soddisfare le esigenze idriche della fava. Nei primi giorni ĆØ necessario mantenere il suolo costantemente umido, fornendo piccole annaffiature due volte al giorno, mattino e sera. Questo favorisce l’umiditĆ necessaria all’attecchimento dei semi.
Man mano che le piantine cresceranno, sarĆ importante valutare le precipitazioni della zona e regolarsi di conseguenza, fornendo un’annaffiatura una volta al giorno se assenti piogge. Ć consigliabile innaffiare direttamente al piede della pianta piuttosto che sulle foglie, per prevenire malattie. Attenzione a non eccedere e creare ristagni, che danneggerebbero lo sviluppo radicale.
Dopo quanto tempo posso raccogliere le fave dalla semina?
Uno dei quesiti più frequenti per chi coltiva le fave è comprendere i tempi di maturazione e raccolta. In media, dalla semina trascorrono 2-3 mesi prima che le fave siano pronte per essere consumate. Molto dipende dalla varietà coltivata e dalle condizioni climatiche della zona.
Nel dettaglio, le piantine iniziano a svilupparsi giĆ a 20-30 giorni, per poi fiorire e formare i primi baccelli tra i 50-60 giorni. Questi andranno raccolti quando ancora teneri e verde chiaro, per godere al massimo delle loro qualitĆ organolettiche.
Man mano che la pianta matura, i baccelli diventano più scuri e asciutti. A questo punto si perderebbero in sapore. Seguendo questa scaletta stagionale e monitorando di persona le coltivazioni, sarà facile raccogliere le fave nel loro momento di massima bontà .