Il glicine è una pianta rampicante molto apprezzata per la sua fioritura abbondante e profumata che si presenta in grappoli penduli di colori variabili dal bianco al viola intenso.
La sua crescita vigorosa e la sua capacità di arrampicarsi su pergolati, muri e altre strutture lo rendono un elemento decorativo molto apprezzato nei giardini e nei terrazzi. In questo articolo, ci concentreremo sull’innesto del glicine, una tecnica che permette di ottenere piante più resistenti e fioriture più abbondanti.
Scopriremo perché è importante innestare il glicine, in che periodo dell’anno è consigliabile farlo, quali sono i portainnesti più adatti e come eseguire l’innesto a spacco apicale.
Perché innestare il glicine
Innestare il glicine ha diversi vantaggi. Prima di tutto, innestandolo su un portainnesto più resistente e a crescita più lenta, si ottiene una pianta più forte e meno invadente, ideale per piccoli spazi o giardini con altre piante delicate.
Inoltre, l’innesto permette di ottenere una fioritura più generosa e precoce, rendendo il glicine ancora più spettacolare. Un altro importante motivo per innestare il glicine è la possibilità di unire diverse varietà nella stessa pianta, ottenendo quindi una pianta con fiori di diversi colori e forme, per un effetto ancora più sorprendente.
In che periodo si innesta il glicine?
Il periodo migliore per innestare il glicine è la fine dell’inverno o l’inizio della primavera, quando la pianta è in riposo vegetativo e i rischi di gelate sono ridotti al minimo.
Durante questo periodo, la linfa della pianta è meno attiva, facilitando l’attecchimento dell’innesto e riducendo il rischio di infezioni e malattie. È importante evitare di innestare il glicine durante la fioritura, poiché la pianta è concentrata nell’attività riproduttiva e potrebbe non avere abbastanza energia per sostenere l’innesto.
Portainnesto glicine
Il portainnesto è la pianta su cui viene innestato il glicine e ha un ruolo fondamentale nel successo dell’innesto. Un buon portainnesto deve essere resistente alle malattie, avere una crescita moderata e una buona compatibilità con il glicine.
Tra le varietà di glicine più adatte come portainnesto, si trovano il glicine cinese (Wisteria sinensis) e il glicine giapponese (Wisteria floribunda). Entrambi sono resistenti e ben adattati a diversi tipi di terreno e condizioni climatiche, offrendo un’ottima base per la crescita del glicine innestato.
Innesto a spacco apicale
L’innesto a spacco apicale è una tecnica molto utilizzata per l’innesto del glicine, poiché permette un’ottima adesione tra il portainnesto e il glicine e facilita l’attecchimento. Per realizzare questo tipo di innesto, si effettua un taglio verticale sul portainnesto, creando uno spacco lungo circa 2-3 cm.
Successivamente, si prepara il glicine da innestare, scegliendo un ramo vigoroso e sano con almeno due gemme. Si esegue un taglio a cuneo sulla base del ramo, in modo che la parte inferiore sia affilata e si inserisca facilmente nello spacco del portainnesto. Infine, si uniscono le due parti, facendo aderire il glicine al portainnesto e fissandole con nastro per innesti o altro materiale adatto.
In poche settimane, l’innesto dovrebbe attecchire e la nuova pianta di glicine inizierà a crescere vigorosamente, pronta a stupire con la sua meravigliosa fioritura.