Fare l’orto fa bene sotto tanti aspetti: spinge a fare movimento, aiuta a mangiare sano, rilassa. Questi benefici sono talmente evidenti da aver attirato l’attenzione di medici e psicologi, che hanno deciso di applicarli alle terapie più convenzionali. È così nata l’orto terapia, un’insieme di tecniche che trasforma l’orto in una vera e propria medicina per l’anima.
Cos’è l’ortoterapia
Nell’Inghilterra del ‘600, i pazienti più poveri ripagavano le spese mediche lavorando. Molte di queste persone si occupavano degli spazi verdi degli ospedali o, in alternativa, coltivavano dei piccoli orti. Già allora, i medici notarono che questi pazienti si riprendevano molto prima ed erano più sereni degli altri. Come tante altre osservazioni, anche questa cadde però nel dimenticatoio.
A metà ‘900, i medici statunitensi ripresero in mano queste note ed elaborarono l’Horticultural Therapy, ortoterapia in italiano. L’orto terapia propriamente detta è una vera e propria disciplina medica e psicologica. Rientra tra le cosiddette terapie occupazionali, ovvero discipline che sfruttano le attività quotidiane per trattare disabilità o disagi gravi. In questi casi specifici, fare l’orto rientra in una terapia più ampia.
Coltivare un orticello fa bene anche quando non ci sono medici o psicologi di mezzo, però. La società odierna ha ritmi intensi e chiede tanto all’individuo: devi essere sempre al top in ufficio, in famiglia, nelle relazioni. Non ti fermi mai e non smetti mai di preoccuparti per il lavoro, le riunioni con gli insegnanti, le rate del mutuo. Fare l’orto ti aiuta a riprendere mentalmente fiato, immergendoti nel verde e aiutandoti a sgombrare la mente grazie al lavoro fisico.
L’orto come rimedio naturale contro la depressione
L’orto terapia non sostituisce né lo psicologo né i farmaci, necessari nei casi più gravi di depressione. Aiuta però a prevenire e combattere certe forme blande di depressione, migliorando la qualità della vita in tanti modi.
- Aumenta i livelli di vitamina D, importante per la salute delle ossa e per la produzione di serotonina. Per sintetizzare la vitamina D, infatti, serve l’esposizione prolungata alla luce del sole.
- Stimola la produzione di endorfine grazie all’attività fisica intensa: più zappi l’orto, più ti sentirai soddisfatto alla fine.
- Riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
- Aiuta a vivere il momento, diventando una forma di mindfulness. Rimuginare sui problemi stimola infatti lo stress, anticamera per ansia e depressione. Le attività con una forte componente fisica, invece, impediscono alla mente di vagare troppo.
- Aumenta l’autostima: costruire qualcosa dà un’enorme soddisfazione. Poter mangiare il frutto del tuo lavoro è la dimostrazione che puoi fare qualcosa di bello, utile e anche buono.
E chi vive in città?
Il problema dell’ortoterapia è che richiede un pezzetto di verde tutto tuo, il che è abbastanza raro in città. Al giorno d’oggi, pochissime case sono dotate di un giardino o anche solo di un cortiletto. Senza uno spazio verde a disposizione, fare l’orto diventa impossibile e i benefici dell’ortoterapia sfumano. O forse no.
Se vivi in città, hai tre alternative.
- Il giardino condominiale, sempre che gli altri inquilini siano d’accordo. Purtroppo, è la meno praticabile.
- Gli orti in affitto, spazi verdi messi a disposizione del pubblico in cambio di un piccolo canone annuale. Un esempio è Orti a Tutto Gas, un’iniziativa di Vargas che promuove la creazione di orti cittadini. Con meno di un euro al giorno, puoi scegliere il tuo orticello e coltivarvi quello che vuoi.
- Il balcone o il terrazzo. In questo caso non devi pagare canoni annuali, ma hai anche meno spazio a disposizione. Inoltre, vengono a mancare tutti i benefici legati all’esercizio fisico intenso, propri dell’attività all’aria aperta.
Tutte le soluzioni hanno i loro pro e i loro contro: scegli quella che meglio si adatta alla tua situazione. L’importante è iniziare a coltivare la tua strada verso la felicità.