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Mangiare sano

Mangiare sano: ecco perché alimentazione fa rima con informazione

Consigli in pillole per sfatare alcuni luoghi comuni e migliorare la propria salute con la dietaz

Mangiare sano è la prima regola per preservare la propria salute il più a lungo possibile ma, molto spesso, luoghi comuni e falsi miti mettono a repentaglio anche gli sforzi dei più salutisti
La frutta fa ingrassare, l’ananas sgrassa, e i succhi in brick contengono vitamine sono soltanto alcune tra le più comuni false credenze.
Come fare, dunque, per mangiare sano senza incappare nei tranelli e nelle fake news del web?

Bisogna imparare ad informarsi, e ora vi spieghiamo come, ma anche rispettare alcune semplici regole.
Tanto per cominciare sbaglia chi pensa che la frutta non vada mangiata perché contiene zuccheri. Essa è invece una ineguagliabile fonte di vitamine e sostanze preziose per il nostro organismo.

La frutta: come mangiarla per non ingrassare 

Il concetto di mangiare sano, in sostanza, non può prescindere dalla frutta, così come dalla verdura, anche se sono doverose alcune precisazioni.
La regola aurea per entrambe le tipologie di alimenti è quella di mangiare ogni giorno 5 porzioni e 5 colori di ortofrutta come suggerisce la fondazione Veronesi.
Ogni sfumatura, come noto, contiene diverse proprietà nutritive mentre 400 grammi, corrispondenti appunto a 3 frutti e a due contorni, rappresentano il minimo sindacale per assumere tutte le sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno.
È fondamentale, inoltre, assumere vera frutta e vera verdura, non derivati. 

Ecco alcuni esempi di alimenti spesso ingeriti erroneamente allo scopo di assumere vitamine:

  • succhi di frutta: e contengono tantissimo zucchero e bassissime percentuali per esempio di pera, pesca o qualunque altro gusto;
  • yogurt alla frutta
  • spinacine (la percentuale di spinaci così come di carne è davvero minima)
  • muesli con frutta
  • barrette fitness
  • spaghetti di verdure

Non tutti questi alimenti vanno necessariamente considerati negativi per la propria alimentazione ma, assolutamente, non fornisco al nostro organismo il quantitativo di vitamine di cui abbiamo bisogno. Via libera, invece, a frullati, estratti e centrifughe preparati a casa, oppure acquistati al bar ma rigorosamente con materie prime fresche e di qualità.

Per chi teme comunque di ingrassare si può, in alternativa, scegliere alcuni frutti meno calorici rispetto ad altri (la mela anziché la banana per esempio), da mangiare in ogni caso come spezza fame lontano dai pasti oppure a colazione.

Come e dove informarsi per mangiare bene

Mangiare bene, nell’accezione salutista del termine, vuol dire informarsi non soltanto presso dietisti e medici, oppure consultando libri o articoli web, ma anche e soprattutto leggere con attenzione le etichette.
Meno voci strane sono contenute in lista più il prodotto confezionato può essere considerato salutare.

I succitati succhi, solo per fare un esempio, divetano salutari nelle versioni “frullato” e “100% frutta” disponibili in quasi tutti i supermercati.
Il problema, tuttavia, è che gran parte delle persone si concentra sul prezzo e sul marekting, anziché sull‘etichetta.

Ortofrutta e materie prima: i siti più attendibili

Se per i prodotti confezionati l’etichetta può essere la risposta a tutte le domande, resta il problema su come informarsi sulle materie prime.
In questo caso viene in aiuto il web ma, come accennato, anche in questo caso bisogna scegliere con cura i siti.

In rete esistono centinaia di portali web dedicati al settore agroalimentare
Il nostro consiglio è quello di scegliere siti quotati nel settore come ortofrutta.com sul quale è possibile informarsi sia sul singolo prodotto che sulle aziende, sui produttori, sulle tecniche di coltivazione ma anche su prezzi e stagionalità.
Altri aspetti a cui questo sito dedica attenzione sono anche il concetto di km 0, il bio e il Made in Italy, tutte argomentazioni molto interessanti e correlate al concetto di mangiar sano.

Frutta e verdura: l’importanza della stagionalità

Oltre a tutti gli aspetti succitati, un altro fattore da prendere in seria considerazione è la stagionalità.
Un frutto arrivato a maturazione e raccolto a gennaio, per esempio, ha proprietà nutrizionali nettamente superiori rispetto ad una banana d’importazione, immagazzinata verde e fatta maturare in cella.

L‘ortofrutta di stagione, oltre ad essere più salutare, costa di meno e, chi la compra, fa bene all’economia del territorio in cui viene prodotta.
Cosa mangiare a gennaio dunque? Beh studiare le proprietà benefiche dei cachi, frutto che in Italia arriva a maturazione in inverno, è una buona pista.
Altri frutti indicati per questo il primo mese dell’anno sono anche gli agrumi in tutte le varianti e versioni.