Gli asparagi hanno dalle eccezionali proprietà nutritive e benefiche per la salute. Ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti, rappresentano un alleato prezioso per il benessere di tutto l’organismo. In questo articolo scopriremo perché includere gli asparagi nella propria alimentazione, analizzando dettagliatamente il loro interessante profilo nutrizionale e le confermate proprietà terapeutiche che li rendono così speciali.
Parleremo dell’alto contenuto di vitamina K, gruppo B, A, C ed E, e di come contribuiscono a ridurre lo stress ossidativo. Vedremo l’importanza del folato e del potassio abbondantemente presenti negli asparagi e i benefici che apportano. Approfondiremo inoltre le proprietà depurative e diuretiche dell’asparagina, e il ruolo positivo sulla salute delle vie urinarie.
Scopriremo poi come le sostanze antiossidanti e antinfiammatorie presenti negli asparagi aiutano a prevenire malattie degenerative. Infine, daremo utili consigli su come integrare gli asparagi nella propria dieta per godere a pieno di tutti i loro preziosi nutrienti.
- Cosa sono gli asparagi?
- Quali vitamine e minerali contengono gli asparagi?
- I benefici degli asparagi per la salute
- Chi non deve mangiare gli asparagi
- Quante volte alla settimana si possono mangiare gli asparagi?
- Chi soffre di colon irritabile può mangiare gli asparagi?
- Quanto dura l'effetto degli asparagi nelle urine?
- Come mangiare gli asparagi
- Come conservare gli asparagi
Cosa sono gli asparagi?
Gli asparagi sono ortaggi appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, la stessa di aglio e cipolla. Si tratta di piante erbacee perenni che possono raggiungere anche i 2 metri di altezza. La parte edibile sono i turioni, ovvero i germogli che crescono dai rizomi sotterranei, caratterizzati da forme allungate con la tipica forma a punta.
Gli asparagi si differenziano in maschi, femmine e turioni intermedi, che si distinguono per dimensioni e tipologia dei germogli. I più pregiati per il sapore sono quelli di tipo maschile. Si consumano soprattutto i turioni più giovani e teneri, mentre quelli più vecchi e legnosi vengono scartati. Gli asparagi hanno un sapore delicato e una consistenza croccante.
Possono essere cucinati in molti modi diversi, sia crudi che cotti, e si abbinano egregiamente con uova, Formaggi, carni, riso e pasta. Rappresentano dunque un ortaggio estremamente versatile.
Quali vitamine e minerali contengono gli asparagi?
Gli asparagi sono ortaggi ricchissimi di sostanze nutritive benefiche per la salute, pur essendo poveri di calorie. Contengono infatti numerose vitamine, minerali e antiossidanti indispensabili per il benessere dell’organismo.
In particolare, sono presenti vitamine E e C che combattono i radicali liberi e rafforzano le difese immunitarie. Vi è anche abbondante vitamina K, essenziale per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa. E le vitamine del gruppo B, che forniscono energia e contribuiscono al metabolismo degli zuccheri.
Gli asparagi contengono poi acido folico, prezioso soprattutto per le donne in gravidanza, e sali minerali come magnesio, potassio e triptofano che hanno un effetto rilassante e antistress. Sono inoltre ricchi di antiossidanti come beta-carotene, glutatione e carotenoidi che proteggono la pelle dall’invecchiamento.
Infine, vi sono minerali come cromo, fosforo, calcio, selenio, manganese, ferro, zinco e rame, che svolgono svariate funzioni benefiche per l’organismo.
In sostanza, gli asparagi racchiudono moltissimi dei principi nutritivi che si ritrovano anche negli integratori alimentari multivitaminici, dimostrando di essere degli eccezionali alleati per la salute e il benessere a 360 gradi.
I benefici degli asparagi per la salute
Gli asparagi sono ortaggi ricchissimi di proprietà nutritive benefiche per l’organismo. Contengono infatti vitamine, minerali, antiossidanti e altre sostanze utili per il benessere e la prevenzione di molte patologie. Vediamo quali sono i loro principali benefici.
Azione depurativa e diuretica
Grazie alla presenza di asparagina, glutatione e sali minerali, gli asparagi stimolano il fegato e i reni, migliorandone la funzionalità e favorendo l’eliminazione delle tossine. Hanno dunque ottime proprietà depurative e diuretiche, utili per disintossicare l’organismo. L’acido asparagusico mantiene inoltre efficiente l’apparato urinario.
Intestino regolare e controllo del peso
I nutrienti come le fibre e l’inulina negli asparagi regolano l’attività intestinale, equilibrano la flora batterica e accelerano il metabolismo. Essendo poveri di calorie e ricchi d’acqua, favoriscono il senso di sazietà e aiutano a controllare l’appetito e il peso.
Protezione dai radicali liberi
Gli asparagi sono antiossidanti naturali che combattono i radicali liberi. Il glutatione rallenta l’invecchiamento e protegge la pelle dall’inquinamento.
Sistema nervoso e umore
Vitamine e minerali come acido folico, B12, magnesio e potassio prevengono malattie neurologiche e migliorano il tono dell’umore, contrastando tristezza e stress.
Fertilità e salute riproduttiva
Gli asparagi favoriscono la fertilità femminile grazie all’alto contenuto di folati. Inoltre alleviano i disturbi mestruali. Negli uomini promuovono il benessere della prostata, prevenendo infiammazioni.
Chi non deve mangiare gli asparagi
Gli asparagi, nonostante le numerose proprietà benefiche, in alcuni casi specifici possono risultare sconsigliati o causare effetti collaterali indesiderati.
In particolare, è meglio evitare il consumo di asparagi in caso di patologie a carico dei reni e delle vie urinarie. La presenza di acido asparagusico e la spiccata azione diuretica possono infatti peggiorare quadri di cistite, calcoli renali, prostatite, insufficienza renale e nefrite. L’effetto irritante sulle vie urinarie va evitato.
Anche chi soffre di gotta e iperuricemia dovrebbe moderare o evitare gli asparagi, in quanto possono favorire un aumento dei livelli ematici di acido urico.
Infine, occorre prestare attenzione in caso di allergie alimentari, poiché gli asparagi appartengono alla famiglia delle Liliaceae, che include altri alimenti come aglio, cipolle e porri. Chi è già allergico a questi alimenti potrebbe manifestare reazioni crociate anche con gli asparagi.
In conclusione, per quanto nutrienti e salutari, gli asparagi andrebbero consumati con moderazione o evitati in caso di precisi disturbi e patologie, per non incorrere in effetti indesiderati e peggioramento dei sintomi. Ogni soggetto dovrebbe valutare con il proprio medico la tollerabilità di questo ortaggio.
Quante volte alla settimana si possono mangiare gli asparagi?
Gli asparagi, per via del loro eccellente profilo nutrizionale, dovrebbero essere inseriti con una certa regolarità nella dieta. Per beneficiare appieno delle loro preziose proprietà, la frequenza di consumo ideale è di una o due volte a settimana.
Questa cadenza permette di assumere buone quantità di vitamine, minerali e antiossidanti in essi contenuti, senza eccedere con le porzioni. Inoltre, la presenza di fibre e l’azione diuretica li rendono perfetti anche quando si è a dieta, poiché stimolano il senso di sazietà e la perdita di liquidi in eccesso.
Dunque, consumando gli asparagi circa due volte a settimana, ad esempio come contorno o come ingrediente di gustosi primi piatti, è possibile trarre il massimo giovamento dalle loro riconosciute proprietà depurative, digestive e di controllo del peso. Si tratta di una frequenza adeguata per godere di tutti i benefici di questo speciale ortaggio di stagione.
Chi soffre di colon irritabile può mangiare gli asparagi?
Gli asparagi sono considerati alimenti fermentabili, ovvero che tendono a produrre gas e gonfiore intestinale durante la digestione. Per questo motivo, chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile dovrebbe evitare o limitare il consumo di asparagi.
L’intestino irritabile è caratterizzato da dolore addominale, gonfiore e alterazione dell’alvo, sintomi che possono essere aggravati dal consumo di cibi fermentabili come gli asparagi.
Oltre agli asparagi, anche altri ortaggi come cipolle, porri, sedano, cavoli e legumi provocano fermentazione intestinale e sono sconsigliati a chi soffre di colon irritabile. Idem per alcuni tipi di frutta come pere, susine, pesche e frutta secca.
Quindi, per non peggiorare gonfiore, crampi e sensazione di addome teso tipici della sindrome dell’intestino irritabile, è meglio evitare del tutto gli asparagi o comunque limitarne il consumo ad un massimo di 1-2 volte al mese, in porzioni ridotte. In caso di dubbi è bene consultare il proprio medico o nutrizionista.
Quanto dura l’effetto degli asparagi nelle urine?
L’effetto degli asparagi sulle urine si manifesta molto rapidamente, già dopo 15 minuti dall’assunzione, e può durare per diverse ore.
Si tratta di un fenomeno del tutto normale e innocuo, dovuto alla presenza nell’asparago di alcune sostanze come l’acido asparagusico. Queste conferiscono alle urine un caratteristico odore sgradevole, che ricorda lo zolfo.
Anche il colore dell’urina può assumere una sfumatura verdastra dopo aver mangiato asparagi. Un effetto transitorio che scompare con il tempo, man mano che le sostanze responsabili vengono metabolizzate e smaltite dall’organismo.
Quindi l’impatto degli asparagi sulle urine è rapido ma reversibile. Il cattivo odore e il colore insolito non devono destare preoccupazione, indicando semplicemente l’avvenuta assunzione di questo benefico ortaggio.
Come mangiare gli asparagi
Gli asparagi sono un ortaggio estremamente versatile in cucina, che si presta ad essere cucinato in svariati modi. Vediamo come mangiare gli asparagi per esaltarne il sapore e beneficiare delle eccezionali proprietà nutritive.
Innanzitutto è importante scegliere asparagi freschi, dal gambo sodo e croccante, evitando esemplari legnosi o sfioriti. Ottimali quelli di stagione primaverile. Dopo averli puliti eliminando la parte finale del gambo, si possono consumare sia crudi che cotti.
Crudi, gli asparagi si gustano in insalata, per mantenere intatte tutte le vitamine e sali minerali. Ottimi conditi solo con olio, limone e sale, oppure abbinati ad altre verdure e ingredienti come uova, formaggi e frutta secca.
Cotti al vapore o lessati permettono di esaltare il gusto delicato, da assaporare al naturale o conditi con salse leggere. Si possono utilizzare lessati anche per preparare vellutate e creme. Altri metodi di cottura adatti sono al forno, alla griglia o saltati in padella.
Gli asparagi si sposano bene con uova, carne, pesce, formaggi ma anche con pasta, riso e cereali. Rappresentano un contorno sfizioso ma anche un ingrediente da utilizzare in tartine, pizze, frittate e insalate composizioni.
Scegliendo asparagi di qualità e adottando la giusta modalità di cottura, è possibile esaltarne il sapore e beneficiare di tutte le proprietà di questo eccezionale ortaggio di stagione.
Come conservare gli asparagi
Essendo un ortaggio altamente deperibile, richiedono alcuni accorgimenti per essere conservati correttamente e mantenere intatte proprietà nutritive e gusto. Vediamo come conservare al meglio gli asparagi freschi.
Innanzitutto bisogna acquistare o raccogliere asparagi nel pieno della loro stagionalità primaverile, scegliendo esemplari dal gambo sodo e croccante, privo di parti molli o legnose. Una volta a casa, è bene consumarli nel giro di pochi giorni. Se non si prevede di cucinarli subito, riporli in frigorifero avvolti in un canovaccio pulito o in un sacchetto per alimenti. Il freddo ne rallenta il metabolismo e la crescita dei microrganismi. In questo modo si conservano al massimo per 3-4 giorni.
Un altro metodo è la conservazione sott’olio, che richiede di lessare prima gli asparagi per 2-3 minuti, raffreddarli e disporli interi o a pezzi in vasetti sterilizzati, completamente immersi nell’olio extravergine d’oliva. I vasetti vanno pastorizzati per garantire una conservazione di diversi mesi.
Per periodi più lunghi fino ad un anno, gli asparagi si possono congelare dopo averli blanchati, quindi lessati per 1-2 minuti e raffreddati rapidamente in acqua e ghiaccio per bloccare la cottura. Dopo averli asciugati, vanno distribuiti in sacchetti o contenitori per il freezer.
Questi sono i metodi migliori per conservare correttamente gli asparagi freschi, preservandone intatte bontà e proprietà nutritive. Attraverso una buona conservazione è possibile prolungare la disponibilità di questo pregiato ortaggio anche quando non è più di stagione.