Gli spinaci sono tra gli ortaggi a foglia verde più apprezzati, ricchi di sostanze nutritive come ferro, calcio, vitamine A, C e K. Si adattano bene a climi temperati e possono essere coltivati tutto l’anno grazie a varietà invernali e primaverili. Per ottenere uno spuntino fresco e genuino già in autunno, nulla è più semplice che seminarli ora sfruttando le ultime tiepide giornate.
Questa guida ti illustrerà nel dettaglio le migliori tecniche di semina, dalla scelta della varietà alla cura delle piantine. Scoprirai come ottimizzare il raccolto seguendo piccoli accorgimenti e quali tecniche sfruttare per coltivarli anche su terrazzi e davanzali.
Infine troverai originali ricette a base di spinaci per gustare appieno il sapore e le proprietà di questo prezioso ortaggio anche durante l’inverno.
- Varietà di spinaci e caratteristiche a confronto
- Terreno e periodi migliori per la semina
- Modalità di semina: preparazione del letto, densità e profondità
- Cura e irrigazione delle giovani piantine
- Trattamenti fitosanitari per la difesa delle colture
- Raccolta e conservazione degli spinaci maturi
- Spinaci in cucina: proprietà nutrizionali e ricette
- Coltivazione in vaso e su balcone: consigli per spinaci “da interno
- Rotazioni colturali e consociazioni utili con gli spinaci
Varietà di spinaci e caratteristiche a confronto
Esistono varietà di spinaci adatte a tutte le stagioni come gli spinaci da taglio, indicati per la semina estiva, e quelli da foglia, prestanti tutto l’anno. Le più diffuse varietà autunnali sono gli spinaci Monstruoso di Viroflay, molto produttivi anche con basse temperature, e gli spinaci Luna di Nestive, resistenti al freddo e precoci.
Entrambi raggiungono dimensioni ottimali in 30-45 giorni, ideali per la semina settembrina. Gli spinaci Martina sono adatti anche ad essere coltivati tutto l’inverno sotto serra, mentre gli spinaci Bloomsdale producono foglie grandi e carnose adatte agli orti di primavera.
Terreno e periodi migliori per la semina
Gli spinaci crescono bene in terreni profondi, freschi e ricchi di sostanza organica. Il pH ideale va da 6,5 a 7,5. Per la semina autunnale i periodi ottimali sono settembre e la prima metà di ottobre nei climi miti, anticipando a fine agosto alle latitudini più calde.
A novembre è ancora possibile una semina per avere foglie fino a Natale. Dove le temperature scende sotto lo zero è preferibile rinviare a fine inverno o agli inizi della primavera successiva. Importante seminare in righe distanziate 30-40 cm per agevolare le cure colturali.
Modalità di semina: preparazione del letto, densità e profondità
Per avere uno sviluppo ottimale, è importante preparare il terreno con cure. Si inizia concimando con lettami e humus per poi vangare per una profondità di 20-25 cm. Indispensabile la sabbia o perlite per migliorare il drenaggio, evitando ristagni idrici dannosi.
Tracciare solchi distanti 30 cm e seminare a una profondità di 1-2 cm con una densità di 15-20 semi ogni 10 cm. Ricoprire con 3-5 mm di terriccio fertile e compattare. Nelle modalità di semina fitta si ottengono foglie più piccole ma una quantità maggiore, mentre seminando più rado si formeranno foglie grandi ma con rese minori.
Cura e irrigazione delle giovani piantine
Nei primi giorni è bene mantenere il terreno umido per favorire la germinazione in 7-15 giorni. Una volta spuntate le foglioline, sarà necessario effettuare un dirado, lasciando solo 4-5 piantine ogni 10 cm circa affinché crescano robuste. Utilizzare delle retine di sostegno per le pianticelle ancora deboli agli attacchi fungine e parassitari.
Fondamentale verificarne l’idratazione per evitare gli stress causati da sbalzi termici: annaffiature regolari con 2-3 litri al metro quadro in autunno, aumentando le quantità con l’asciugarsi del terreno in inverno.
Trattamenti fitosanitari per la difesa delle colture
Grazie alle cure colturali, gli attacchi di parassiti sono abbastanza rari negli spinaci da orto. Il principale nemico è la peronospora, riconoscibile per le macchie sulle foglie e causata da ristagni. Anche afidi, acari e tripidi possono danneggiare le piantine.
Per prevenirli è importante evitare l’accumulo di detriti, mantenere terreno asciutto e arieggiato. In caso di attacco, i trattamenti consentiti in agricoltura biologica sono a base di rame, che agisce come fungicida naturale, oppure con oli essenziali come quello di neem, potente insetticida ed acaricida.
Raccolta e conservazione degli spinaci maturi
Gli spinaci autunnali possono essere raccolti già a partire da 40-50 giorni dopo la semina. Il periodo ottimale va da fine ottobre a dicembre, si protrae fino ad aprile per le varietà invernali. È bene rimuovere le foglie esterne una alla volta lasciando la pianta rigogliosa.
Queste si possono consumare fresche ma si conservano anche congelate se prima sbollentate per 2 minuti. Una volta pulite e asciugate, vanno confezionate sottovuoto o in contenitori ermetici. In alternativa si possono essiccare, da utilizzare come erbe aromatiche per insalate e minestre.
Spinaci in cucina: proprietà nutrizionali e ricette
Gli spinaci sono un toccasana per il nostro organismo grazie all’elevato contenuto di sali minerali come ferro, calcio, potassio e clorofilla. Forniscono anche vitamine A, C, E e K oltre a fibre alimentari che favoriscono la digestione e depurazione intestinale. Bolliti o saltati in padella sono un contorno leggero e salutare. Una ricetta classica è la frittata di spinaci , soffice e aromatica.
In Puglia e Sicilia li ritroviamo nelle pie ripiene, a Napoli sono protagonisti della famosa pasta con le sarde. In Asia li adorano nella sauté di spinaci e carne. Qualsiasi modo di cucinarli garantirà il pieno di vitamine e sali minerali.
Coltivazione in vaso e su balcone: consigli per spinaci “da interno
Gli spinaci si possono coltivare con successo anche in vaso su terrazzi e balconi sfruttando la loro rusticità. Scegliere varietà nane adatte ai contenitori come Bloody Mary e Melody. Per il terriccio utilizzare un mix di torba e terra universale ben drenato. Travasare in vasi capienti di 20-25 cm e seminare a fine estate o in primavera con una densità fitta per ottenere foglie piccole ma abbondanti.
Fondamentale la posizione in piena luce e irrigazioni regregolari per mantenere il terreno umido. È possibile concimare ogni 15 giorni con fertilizzanti liquidi specifici per ortaggi a foglia. Per ottenere continue produzioni, effettuare più semina scaglionate da marzo a settembre. Raccogliere le foglie esterne più vecchie per stimolare la crescita di quelle interne e prolungare il raccolto anche in inverno sfruttando la protezione dei muri perimetrali.
Rotazioni colturali e consociazioni utili con gli spinaci
Le rotazioni colturali sono utili per migliorare la fertilità del terreno nel tempo. Dopo gli spinaci autunnali è indicato seminare carote e lattughe invernali, per poi dedicarsi a pomodori, melanzane e zucche in primavera. Gli spinaci si prestanxo bene anche a consociazioni come con piselli rampicanti, fagioli, cipolle e prezzemolo, da intercalare nelle file per sfruttare al massimo gli spazi.
Queste associazioni sfruttano in modo complementare luce e nutrienti, facendo da falda alle pianticelle più basse e scoraggiando infestanti e parassiti.